venerdì 1 giugno 2012

Dampyr 141, Rosalinda delle zagare, dicembre 2011

Dampyr n. 141, Rosalinda delle zagare, dicembre 2011

Davvero bella la storia del ritorno a Palermo di Harlan e basata tutta sulla ricerca della Pietra Nera e della misteriosa Dimensione Nera da cui proviene con tutti i suoi demoni, le sue malvagità e i suoi orrori, e che, sono pronto a scommetterci, in futuro ci regalerà sorpresissime! 

Certo l'indagine di Harlan e Kurjak è lenta e praticamente fino a pagina 72 siamo ad un punto morto nonostante u giganti si aggiri per la città seminando cadaveri senza nemmeno più una goccia di sangue e creando il panico; uno stallo che si sbloccherà soltanto grazie al ripensamento di Padre Luca, il superiore del Convento dei Cappuccini. 
scorrimento lento dicevo, che non vuol dire noia, anzi, l'atmosfera già cupa, si tinge di orrore e mistero fino a destare l'interesse dei vertici della mafia, scettica tuttavia ad attribuire agli omicidi elementi di natura non-umana come quando a pagina 71 vignetta 2 Don Tano dice al suo braccio destro 

"ma che gigante e gigante...non dire michiate pure tu come quei due slavi"
rimarremo col dubbio di cosa avrà pensato lo stesso Don Tano venendo a sapere del massacro dei suoi migliori uomini mandati a prelevare colui che definisce, a pagina 71 vignette 3 e 4 

"uno con la testa bacata che prima ha rubato le mummie e poi si è convinto di essere u giganti redivivo. si è messo ad ammazzare gente come a carnevale, e per fare più scena se ne va in giro portandosi dietro una bambina" .
I disegni sono davvero eccellenti, mantengono un livello qualitativo altissimo dalla prima pagina fino all'ultima, arricchiti il giusto da elementi di computer grafica che rendono la lettura davvero una super goduria! 
Da menzione speciale le pagine d'apertura dell'albo che ci riportano alla Palermo del 1109, così come gli interni delle catacombe; bellissime le scene in cui u' giganti si nutre delle vittime acquistando via via vitalità come meravigliosa è la rappresentazione di palazzo Lauria mostrato in totale abbandono, oggi dopo gli ultimi fasti di inizio secolo che vediamo ad inizio albo e che dire di certi primi piani sublimi di Harlan?! 
e del centro storico di Palermo? fantastico! 

Nel complesso, mi sono davvero divertito, e questo, per una storia a fumetti è davvero uno dei più bei complimenti che si possa fare! 

Pro: storia ben congegnata, eventi che fino all'ultima pagina sono in bilico, disegni eccellenti 

Contro: poca azione complessiva, ritmo lento, scontro finale brevissimo 

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Falco, voto 7,5 
Disegni: Fabio Bartolini, voto 8,5 
Copertina: Enea Riboldi, voto 6,5 

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