Le Storie 10, Nobody luglio 2013 |
Soggetto e sceneggiatura : Alessandro
Bilotta voto 8,5
Disegni : Pietro Vitrano voto 8,0
“…Quella nave che va da sempre navigando tra
nord e sud tra l'oriente e l'occidente… e nel mare quella bussola
per navigare e il coraggio di quei marinai…e quel viaggio che non smette
mai tra il futuro la poesia e quell'onda che non smette mai…”
Storia di mare, di avventura, di incognite, di viaggi quella
di Nobody, tra immaginazione e realtà, tra accadimenti reali e irreali, tra
struggenti incontri e desiderio dell’impossibile… tutto questo (ma anche molto
altro) è la storia che Alessandro Bilotta e Pietro Vitrano ci regalano nella
decima uscita della collana “Le Storie”.
<<Nobody, mi chiamo così perché non ho ne nomi
ne genitori, mi hanno trovato su una spiaggia e quindi sono figlio del
mare…>> sbeffeggiato da tutti, creduto folle ormai per i suoi stravaganti
comportamenti e per il suo rifiuto alla rassegnazione, per le sue farneticazioni
che portano sempre all'idea fissa di liberare la sua Molly rapita dal crudele
pirata Ahriman, una impresa che appare scoraggiante e senza dubbio priva di
senso, soprattutto dopo tanti anni dall'accadimento…impresa scoraggiante per tutti, ma non
per Nobody!
La storia diventa dunque un concentrato di avventura pura,
di incognite e di meraviglie, per raggiungere l’obiettivo, unico e solo, che nel frattempo è
diventato ossessione profonda, tanto da portare a sfidare l’incredibile e anche più :
con riferimenti e omaggi a iosa sui classici del genere, la lettura del
“viaggio” scivola tra realtà e fantasia fino allo struggente e commovente
finale…
Si, perché il finale resta impresso, quando quell'uomo di mare, torna al mare, dopo avere affrontato avventure mirabolanti, il “viaggio”
si conclude nel modo forse peggiore, imprevisto e
imprevedibile per Nobody perché <<succede
che non sempre le cose che desideriamo così ardentemente sono alla fine, così
come ce le aspettavamo>>.
I disegni di Pietro Vitrano sono davvero molto belli, (la cover del grande Aldo Di Gennaro è spettacolare!) danno un filo continuativo alla storia senza spezzarla tra sogni e realtà, tra
verità e sogno, tra illusione e disillusione, facendola scorrere via sempre con
lo stesso, splendido, segno. Molto suggestive le sequenze relative ai naufraghi
del mare, al mare in tempesta, alla pioggia incessante, alle oscurità del mare
che inghiottono il protagonista più volte…
La scena conclusiva con la delusione di Nobody è superba, ma è tutta la tavola conclusiva a risultare
davvero un capolavoro : commovente, toccante, sintesi perfetta di una storia
che certamente, non dimenticheremo.
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