venerdì 26 luglio 2013

Le Storie 10, -Nobody- La bussola per navigare e il coraggio di quei marinai per quel viaggio tra il futuro la poesia e quell'onda che non smette mai… (By Ninaccio)

Le Storie 10, Nobody luglio 2013
Soggetto e sceneggiatura : Alessandro Bilotta voto 8,5

Disegni : Pietro Vitrano voto 8,0

Copertina : Aldo Di Gennaro voto 9,0


“…Quella nave che va da sempre  navigando tra nord e sud  tra l'oriente e l'occidente… e nel mare quella bussola per navigare  e il coraggio di quei marinai…e quel viaggio che non smette mai  tra il futuro la poesia  e quell'onda che non smette mai…”

Storia di mare, di avventura, di incognite, di viaggi quella di Nobody, tra immaginazione e realtà, tra accadimenti reali e irreali, tra struggenti incontri e desiderio dell’impossibile… tutto questo (ma anche molto altro) è la storia che Alessandro Bilotta e Pietro Vitrano ci regalano nella decima uscita della collana “Le Storie”.
<<Nobody, mi chiamo così perché non ho ne nomi ne genitori, mi hanno trovato su una spiaggia e quindi sono figlio del mare…>> sbeffeggiato da tutti, creduto folle ormai per i suoi stravaganti comportamenti e per il suo rifiuto alla rassegnazione, per le sue farneticazioni che portano sempre all'idea fissa di liberare la sua Molly rapita dal crudele pirata Ahriman, una impresa che appare scoraggiante e senza dubbio priva di senso, soprattutto dopo tanti anni dall'accadimento…impresa scoraggiante per tutti, ma non per Nobody!
La storia diventa dunque un concentrato di avventura pura, di incognite e di meraviglie, per raggiungere l’obiettivo, unico e solo, che nel frattempo è diventato ossessione profonda, tanto da portare a sfidare l’incredibile e anche più : con riferimenti e omaggi a iosa sui classici del genere, la lettura del “viaggio” scivola tra realtà e fantasia fino allo struggente e commovente finale…
Si, perché il finale resta impresso, quando quell'uomo di mare, torna al mare, dopo avere affrontato avventure mirabolanti, il “viaggio” si  conclude  nel modo forse peggiore, imprevisto e imprevedibile per Nobody perché  <<succede che non sempre le cose che desideriamo così ardentemente sono alla fine, così come ce le aspettavamo>>.

I disegni di Pietro Vitrano sono davvero molto belli, (la cover del grande Aldo Di Gennaro è spettacolare!) danno un filo continuativo alla storia senza spezzarla tra sogni e realtà, tra verità e sogno, tra illusione e disillusione, facendola scorrere via sempre con lo stesso, splendido, segno. Molto suggestive le sequenze relative ai naufraghi del mare, al mare in tempesta, alla pioggia incessante, alle oscurità del mare che inghiottono il protagonista più volte…


La scena conclusiva con la delusione di Nobody è superba,  ma è tutta la tavola conclusiva a risultare davvero un capolavoro : commovente, toccante, sintesi perfetta di una storia che certamente, non dimenticheremo.


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