venerdì 1 giugno 2012

Dampyr 138, Valzer cajun, settembre 2011

Dampyr 138, Valzer Cajun, settembre 2011

/...siate prudenti nel nero bayou / oppure incontrerete Saman Patou /
questo è il valzer di Saman Patou / che aspetta qualcuno nel Bayou.../ 


con l'angosciante canzone cajun inizia questa storia per Harlan e Kurjak alla ricerca di studiosi di etnomusicologia scomparsi nell'inferno verde delle intricate, misteriose e tenebrose paludi della Louisiana. 
bella e scorrevolissima la storia sceneggiata da un bravo Cajelli! 


premesso che a me tutto ciò che riguarda la Dimensione Nera piace moltissimo, poichè la considero una trovata narrativa molto ma molto inquietante e affascinante allo stesso tempo, ho apprezzato molto l'idea del demone "incompleto" e le "tavole" dedicate a questo mondo; il fatto che esso si serva di umani a cui ha garantito che il tempo non corrompesse la loro carne affinché lo aiutassero a ricostruirsi e completarsi diventa un passaggio quasi scontato, e così Amos, Elias e la madre Babette aiutati dalla copertura dello sceriffo (loro cugino, ma lo sapremo solo alla fine), iniziano a contribuire alla rinascita di Samanum dèmone scappato dalla Dimensione Nera facendo scomparire persone su persone fagocitandole all'interno del bayou maledetto... 
Nella ricerca che Harlan fa su internet, vediamo comparire nelle vignette 3 e 4 di pagina 37 proprio i due fratelli in prima pagina sulla Paris Gazzette del 1937 che stanno contribuendo alle ricerche di un camionista scomparso, ed è ancora nelle stesse condizioni fisiche intatte che li ritroviamo oggi, all'inizio della storia... 
a livello grafico molto bello lo scontro tra Elias e Kurjak, ma ancora di più quello tra Amos e Harlan, ferito alla gamba sinistra da un grosso arpione per alligatori mentre lascia qualche dubbio a noi lettori come Harlan riesca a uscire dalla Dimensione Nera (Le Sentinelle Nere affermano vedendo lui e Samanum "uccidiamoli entrambi", ma in realtà si concentrano solo sul demone rinnegato, permettendo ad Harlan di fuggire nel nostro mondo) tanto è vero che anche lui appare incredulo affermando nella vignetta 2 di pagina 93 :"è incredibile! ancora una volta sono stato in quel luogo orribile...e ce l'ho fatta ad uscirne" 
molto bello lo zoom dell'ultima vignetta di pagina 98 che chiude l'albo, sul volto di Amos rimasto sott'acqua che lascia un finale aperto... 

/...siate prudenti nel nero bayou / oppure incontrerete Saman Patou /
questo è il valzer di Saman Patou / che aspetta qualcuno nel Bayou.../
ha perduto la sua strada e non la trova più / ah che brutta fine per Saman Patou.../ Saman Patou ha bisogno del tuo sangue.../ e così potrà tornare a casa.../
 

Soggetto e sceneggiatura di Diego Cajelli voto : 7
Disegni di Giuliano Piccininno voto : 6,5
Copertina di Enea Riboldi voto : 6
 

Pro: bella l'ambientazione nelle paludi della Louisiana, ritmo perfetto, colpo di scena finale, belli i disegni, trama lasciata aperta 
Contro: --

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