giovedì 6 marzo 2014

Tex 637/640, -El Supremo- Cospirazioni, intrighi, imbrogli tra le nebbie dell'oceano...(By Marco)

Tex 637/640, Novembre 2013 / Febbraio 2014, 395 p. b/n, Sergio Bonelli Editore 


El Supremo

Sceneggiatura: Mauro Boselli voto 9

Disegni: Maurizio Dotti voto 10 e lode

Copertine: Claudio Villa voto 8


Sceneggiatura spettacolare, non c'è un attimo di pausa narrativa, straordinariamente avvincente, mantiene sempre il lettore in “tensione”, tutti i pards sono parte integrante della storia e ne partecipano attivamente. 
Boselli è abilissimo nella loro utilizzazione,
contrariamente ad alcuni sceneggiatori, a cui la loro gestione in contemporanea crea così tanti problemi da risultare indigesta, tanto che, in alcune storie, Tiger Jack e kit Willer sono relegati a "belle statuine", ossia mai (o quasi mai) realmente funzionali ai meccanismi delle storie in cui appaiono.
Nella prima parte assistiamo all'entrata in scena da brivido di Tiger Jack, che dà prova della sua abilità balistica scoccando un tiro che farebbe invidia anche a Guglielmo Tell : avevo immaginato che il capitano sarebbe stato salvato, però pensavo ad un tiro di Tex, quindi l'intervento di Tiger mi ha piacevolmente stupito. 
Si comprende subito che gli avversari saranno di spessore ed inoltre sono ben ammanicati con importanti politici, di conseguenza i nostri non avranno sicuramente vita facile nel corso di questa intricata vicenda.
Anche la seconda parte è ottima, mantiene le buone aspettative percepite nel precedente albo. 
Tipica scenografia Boselliana, in cui vengono introdotti una miriade di interessanti personaggi, tra l’altro impeccabilmente caratterizzati, che si muovono su differenti sotto trame, le quali però si incastrano perfettamente le une con le altre. 
I quattro pards sono tostissimi, dando prova che la loro nomea di essere delle leggende del west è ben riposta. 
Mi è piaciuto l’interrogatorio, a suon di cazzottoni, quindi in puro stile “paterno”, che kit Willer impartisce allo scagnozzo di El Supremo. 
In questa sequenza Kit dimostra di sapere prendere delle decisioni da solo e di avere i cosiddetti attributi, che ne fanno il degno figlio di Aquila della Notte. 
Pregevole l’utilizzazione di Tiger Jack all’inizio dell’albo, in questa sequenza viene evidenziata la grande esperienza del Navajo e la sua abilità di sapersi muovere con un’incredibile silenziosità; mi fa piacere quando viene mostrata questa sua dote, che è parte intrinseca di questo fantastico personaggio. 

La scena in cui Tex dà prova della sua eccellente maestria balistica, centrando le due monete lanciate da Carson è stata straordinaria, mi ha riportato nel passato, quando al timone della testata c’era Gielle Bonelli, che spesso amava mettere in mostra le doti del ranger. 
Qualora, in tale episodio, Tex avesse avuto un comportamento più da “galletto”, avrei asserito che tale sequenza era stata scritta da Gielle Bonelli!!! 
Perfetta anche la caratterizzazione di El Supremo, spietato, duro, malvagio, privo di scrupoli ed intelligente, molto ben agganciato politicamente, quindi un degnissimo avversario per i nostri. 
Nei bassifondi di San Francisco è un altro albo spettacolare, le prime pagine sono già da notevoli, da sole valgono l’intero prezzo dell’albo : da applauso l’interrogatorio del vecchio Carson, con l’autentica “chicca” del soldato accasciato contro la parete, che aveva già a sua volta “subito un interrogatorio”, troppo spassoso!!! 
Poi a seguire l’interrogatorio di Tex, con il colonnello appeso come un salame sullo strapiombo, era da tanto che non vedevo il ranger così cruento e determinato.
Inoltre c’è stato un apprezzabile tuffo nel passato, con i personaggi più simpatici di San Francisco: Tom Devlin, Mike, Angelo, le simpatiche “canaglie” della palestra di Lefty. 

La scazzottata nel locale portuale mi ha riportato all’epoca d’oro texiana, quando Gielle Bonelli era solito utilizzare i frequentatori della palestra per “massaggiare” qualche “muso giallo”. 

Il racconto prosegue in maniera impeccabile, molto ben articolato, tutti i pards sono eccellenti, Carson è persino molto arguto, in quanto è il primo ad intuire che la rapita era la figlia del senatore, Kit Willer si dimostra un tiratore degno del genitore, riuscendo a colpire dei bersagli che sembravano impossibili e Tiger Jack il solito guerriero agile, indomito e scaltro, che non si fa sfuggire una pista; vedere i pards in questa forma, agire come una squadra perfetta è pura goduria. 

Non ho trovato una sola pecca in questa storia, meglio di così non penso sia possibile, quindi applausi a scena aperta per Mauro Boselli. 

Anche il finale è ben fatto, articolato e molto scoppiettante, tutto azione : questa moltitudine di sparatorie mi ha riportato alla mente un’altra bellissima storia di Boselli (Il segreto dell’imperatore - nr 439), infatti anche in tale precedente avventura ricordo che i “fuochi d’artificio” abbondavano e alla grande!
Molto apprezzabile l’utilizzo di kit Willer, abile ed agile durante la liberazione della fanciulla, la quale tra l’altro si dimostra essere molto grintosa. 
I nostri sono delle furie scatenate, ed infatti i soldati di El Supremo vengono letteralmente sbaragliati.
In effetti il mio unico appunto lo vorrei rivolgere alla truppa di El Supremo, che non mi sembra formata da professionisti, ma bensì da mediocri personaggi, l’unico che spicca in astuzia è Nick Castel, personaggio molto ben contrassegnato: scaltro, opportunista, viscido come un serpente e (volutamente) odioso. 
Mi è sembrata una buona idea non averlo mostrato tra gli uccisi in quanto, essendo un soggetto dotato di una grande potenzialità, potrà essere riutilizzato in qualche successivo racconto, sarebbe stato uno “spreco” bruciare un nemico così interessante. 
Sono stato contento che Donen non sia stato un traditore, in quanto questo avventuriero scavezzacollo mi è rimasto subito simpatico, e qualora avesse cambiato “sponda” l’ammirazione che nutrivo per lui sarebbe scemata. 
Divertenti alcune battute del vecchio Carson, che, dopo l’ardua scalata sui monti, lamenta stanchezza ma, appena ha il sentore che il suo figlioccio Kit potrebbe essere in pericolo, scatta come una molla, incurante della fatica. 
Boselli è stato bravo a cogliere la vera essenza del vecchio ranger, brontolone e incontentabile ma generosissimo, pronto a gettarsi a capofitto nella battaglia per aiutare i suoi amici. 

Sui disegni basta una sola parola per commentarli: STRATOSFERICI!!! 
Che meraviglia, era da tanto che non mi esaltavo in questa maniera per una rappresentazione grafica. 
L’esordio di Maurizio Dotti per me è da 10 e lode, che fantastico artista!!! 
Non c'è' un solo dettaglio che non mi sia piaciuto, i volti ed i fisici dei pards sono perfetti: 
Tex mi ricorda quello di Giovanni Ticci, ossia la fisionomia che prediligo in assoluto. 
Tiger Jack è stupefacente, fiero e dignitoso come un guerriero del suo stampo deve essere. 
Kit Carson ha il volto segnato dall'età, però sempre in perfetta forma, ovvero un uomo sempre vigoroso e con un invidiabile fisico, non il "vecchietto" che alcuni disegnatori qualche volta avevano rappresentato.
Davvero una grandissima prova per il disegnatore lombardo al suo esordio assoluto alla corte di Tex! 
(Articolo scritto da Marco)

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